Archiviamo tutto. I database
In questi giorni abbiamo visto come l’amministrazione Trump, nella sua guerra contro la woke culture, abbia oscurato dai database presidenziali delle parole che, secondo lui, non sono in linea col rinnovato modo di interpretare la società. Naturalmente non è nostro compito criticare o parlare di queste scelte, ma possiamo usare l’argomento per allacciarci a un discorso che spesso si valuta e poco si conosce, cioè il cosa è un database e come funziona.
Sinteticamente un database è un insieme di dati organizzati in modo che sia facile cercarli, modificarli e gestirli. Possiamo immaginarlo come un grande archivio digitale, simile a una libreria ben organizzata, in cui ogni libro (dato) ha un posto preciso e può essere trovato velocemente. Naturalmente questa è solo la prima definizione sommaria, andiamo a analizzare meglio.
Chi usa i database?
I database sono usati da tantissime persone e aziende, e non solo da enti governativi, e in misura maggiore o minore, le aziende li usano per conservare informazioni su clienti, ordini e prodotti, gli ospedali li usano per gestire i dati dei pazienti e delle visite, le banche li utilizzano per registrare i movimenti di denaro, mentre i siti web e le app (come Facebook, Amazon o Netflix) li usano per memorizzare informazioni sugli utenti e i contenuti. Come abbiamo già accennato sopra anche i governi utilizzano i database per archiviare file, cartelle, e tutto ciò che riguarda la storia di uno Stato.
Come funziona un database?
Un database, anche se spesso si tende a considerarlo uno strumento complesso, in realtà ha un funzionamento molto semplice, ed essenzialmente raccoglie i dati in tabelle, che sono come fogli di calcolo con righe e colonne, anche se un po più complesso. Le righe rappresentano i singoli elementi (es. un cliente, un prodotto, una transazione, una legge, un avvenimento), mentre le colonne contengono i dettagli di questi elementi, come nome, prezzo, data di acquisto, ma anche foto e documenti in generale. Come visto possiamo avere database semplici come quelli di un negozio che contengono pochi dati per ogni cliente, o più complessi come quelli di un’organizzazione finanziaria o di un governo, che servono per archiviare decine di migliaia di dati.
Perciò un database è un sistema che serve per archiviare e organizzare dati in modo strutturato. Lo si può immaginare come un grande archivio digitale, dove le informazioni vengono salvate in tabelle, simili a fogli Excel.
Per iniziare a usare un database, prima bisogna sceglierne uno. I più comuni sono MySQL, PostgreSQL e SQLite. Alcuni, come SQLite, non richiedono installazione e funzionano con un semplice file. Una volta installato il programma, il primo passo è creare un nuovo database e poi una tabella. Una tabella è composta da colonne (che definiscono i tipi di dati, come nomi, numeri o date) e da righe (che contengono i dati veri e propri). Per aggiungere dati, si usa un comando chiamato INSERT, per leggerli si usa SELECT, per modificarli UPDATE e per cancellarli DELETE.
Tenere i dati al sicuro
Sicuramente il problema più importante del quale tenere conto, in maniera maniacale, è quello legato alla sicurezza. Infatti, essendo i nostri dati su supporti digitali o in qualche server di un data center, a meno che non ci costruiamo un archivio offline interno, potrebbero essere soggetti a attacchi informatici. Iniziamo col dire che la sicurezza di questi è una questione di ampio spettro; infatti non c’è solo la sicurezza informatica da tutelare, attraverso le best practices come password complesse, crittografia o procedure sicure, ma anche quella fisica, legata al rischio di un furto materiale del server o di un disco di esso. Oggi grazie alle Ai e alle machine learning, possiamo monitorare in tempo reale ogni piccolo mutamento, rendendo le procedure di sicurezza più veloci e efficaci. Infine, pare banale ma non lo è, è sempre una buona pratica fare dei backup per non perdere i dati importanti.
I database sono strumenti essenziali per organizzare e gestire informazioni in modo efficiente. Sono usati da aziende, enti pubblici, piattaforme digitali e anche da noi di yes-web naturalmente, per conservare dati in modo sicuro e accessibile. Anche se sembrano complicati, il loro funzionamento si basa su concetti semplici come tabelle, righe e colonne, e con gli strumenti giusti usarli e modificarli diventa facile e accessibile a tutti. Ora, sappiamo bene che ogni azienda e ogni attività è diversa, ma se anche tu vuoi iniziare a usare questo strumento, e scoprire le sue innumerevoli capacità e opportunità, saremo lieti di mostrartele e creare la soluzione migliore per te.