In questi mesi caratterizzati dal Covid19 ci siamo dovuti confrontare con due temi molto importanti e bistrattati da troppo tempo: la Didattica a Distanza (DAD) e lo smartworking. L’emergenza sanitaria ha costretto studenti e lavoratori a utilizzare piattaforme web, applicazioni per videoconfernze, pc, schermi condivisi e quant’altro. Lo sapevamo che non sarebbe stato facile, ma nemmeno ci potevamo immaginare tutte le difficoltà contro le quali ci siamo scontrati.

 

Uno dei problemi più grandi è stata la congestione delle reti internet, che si sono dimostrate inadatte a reggere un traffico di queste dimensioni. A questo problema, il Governo, ha già risposto con la promessa di un piano infrastrutture internet per l’installazione della banda ultralarga su tutto il territorio nazionale (fibra e 5g).

 

Un altro problema è stata la scelta delle piattaforme sulle quali svolgere lo smartworking o la DAD. Purtroppo, in molti casi si sono dimostrate inadeguate, con troppi bug e difficili da usare senza un hardware moderno. Questo problema si è verificato in maniera costante soprattutto nella didattica a distanza. Ma il problema più grave di tutti è stato scoprire che molte persone non solo non avevano accesso alla rete internet, ma non possedevano neppure un pc.

 

Per questo motivo il governo ha varato un pacchetto di aiuti denominato “Bonus Pc e Internet”.

Il bonus pc e internet prevede contributi da 200 a 500 euro per famiglie che intendono dotarsi di connessioni e strumenti per la navigazione, o migliorare quelli già in loro possesso.

 

L’iniziativa rientra nel “Piano Voucher per la connettività” messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il MISE ha pubblicato il decreto che dà avvio alla prima fase della misura. Si tratta del voucher per famiglie meno abbienti, con Isee inferiore a 20 mila euro, a cui seguirà un nuovo bonus per i nuclei familiari con reddito Isee fino a 50 mila euro e per le imprese.

Questo bonus è limitato alle risorse messe a disposizione dal Governo, che al momento sono di 204 milioni di euro.

 

Dal 19 ottobre inizierà la prima fase, con la possibilità di presentare domanda per il bonus agli operatori telefonici registrati presso la piattaforma INFRATEL.

La domanda per il bonus pc dovrà essere presentata direttamente agli operatori telefonici tramite i canali che loro stessi mettono a disposizione (direttamente nei loro centri, online, etc.). È prevista un‘autocertificazione per il reddito Isee che, ricordiamo, non deve superare i 20 mila euro.

 

Nella pratica, il bonus pc e internet serve ad ottenere un voucher spendibile per ridurre i costi di alcune tipologie di servizi e strumenti. In particolare, può essere usato per acquistare e utilizzare servizi di navigazione con connessione ad alta velocità, a partire da 30 Mbit al secondo, con una durata contrattuale non inferiore ai 12 mesi, e dispositivi elettronici ed informatici, come tablet o Pc, forniti dallo stesso operatore scelto per l’attivazione del contratto internet. I buoni sconto saranno rilasciati da Infratel Italia. I cittadini in possesso dei requisiti necessari dovranno rivolgersi direttamente ai singoli operatori accreditati, per valutarne le offerte e fare richiesta dei servizi. Sarà, a questo punto, lo stesso provider ad applicare lo sconto internet, sul canone o sul costo di attivazione, e a fornire il router per la navigazione e l’eventuale computer o tablet scelto dal cliente.

 

Questa opportunità è molto importante per tutti. La digitalizzazione, e l’educazione a un corretto uso delle ICT e tecnologie collegate al web, sarà molto importante nei prossimi anni. Abbiamo visto come il web 4.0 sia alle porte, e non possiamo farci trovare impreparati a questa nuova sfida.

Noi di yes-web siamo sempre attenti a promuovere l’educazione digitale e mostrare tutte le opportunità che vengono da un corretto uso del web. Per scoprire il nostro lavoro, le nostre offerte e ciò che creiamo, contattaci.

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