L’AI a tutela della natura: un connubio inaspettato

L’intelligenza artificiale, spesso associata a tecnologie futuristiche e innovative lontane dalla quotidianità dei più, sta trovando un’applicazione sempre più importante nella tutela dell’ambiente e della biodiversità. Sembra un paradosso, ma l’AI, con la sua capacità di elaborare grandi quantità di dati e di identificare pattern complessi, sta diventando un alleato prezioso nella lotta contro i cambiamenti climatici e nella conservazione degli ecosistemi.

 

Come funziona?

La prima funzione alla quale le AI si applicano con successo è quella del monitoraggio ambientale: sensori, veicoli e droni equipaggiati con questa tecnologia possono monitorare in tempo reale la qualità dell’aria e dell’acqua, identificare incendi boschivi nelle prime fasi, tracciare la migrazione degli animali e rilevare attività illegali come il bracconaggio. I modelli di machine learning possono analizzare dati storici e attuali per prevedere eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità, consentendo alle comunità di prepararsi in anticipo.

L’AI trova un discreto utilizzo nell ottimizzare l’uso delle risorse idriche e agricole, identificando le aree più adatte alle coltivazioni e minimizzando gli sprechi.

Inoltre algoritmi di deep learning possono analizzare immagini e suoni per identificare nuove specie di piante e animali, contribuendo alla conoscenza, e alla conservazione, della biodiversità.

 

Qualche esempio concreto

Sempre più organizzazioni e fondazioni utilizzano strumenti di AI per i loro scopi, dalla conservazione delle biodiversità, alla ricerca, per arrivare sino alla prevenzione di fenomeni atmosferici e incendi. Vediamone qualche esempio:

  • Rainforest Connection: questa organizzazione utilizza dispositivi alimentati a energia solare e dotati di AI per monitorare i suoni della foresta e rilevare attività illegali come il disboscamento e il bracconaggio.
  • Conservation Drones: droni equipaggiati con telecamere ad alta risoluzione possono sorvolare vaste aree protette per monitorare la fauna selvatica e identificare eventuali minacce.
  • Google Earth Engine: questa piattaforma cloud offre strumenti di analisi basati sull’AI per studiare i cambiamenti ambientali a livello globale, consentendo ai ricercatori di monitorare la deforestazione, il degrado del suolo e altri fenomeni.
  • Mountain Progress Lab: progetto italiano sviluppato da Audi, Regione Trentino, Università di Trento e comune di Madonna di Campiglio, dove una flotta di veicoli elettrici equipaggiati con particolari sensori monitora costantemente la qualità dell’aria, offrendo dati in tempo reale. L’idea è quella di creare una località turistica premium, rispettare la montagna e preservare le biodiversità attraverso l’utilizzo di analisi AI. Molto interessante la creazione di un hub sostenibile pensato per i nomadi digitali o per chi può lavorare da remoto.

 

Le nuove opportunità 

La raccolta dei dati, e la relativa analisi, sono dei processi che esistono da tempo naturalmente. Le nuove tecnologie basate sulle AI permettono di velocizzare incredibilmente questi processi e di analizzare frequenze, intervalli e correlazioni che senza questi metodi sarebbero stati quasi impossibili da notare. Naturalmente, al momento, l’utilizzo di questa forma così raffinata di analisi riguarda solo le grandi organizzazioni o i progetti più importanti o con valenza pubblicitaria e d’immagine, ma, e qui la cosa si fa interessante, i dati sono condivisi e a disposizione di tutti. 

 

L’intelligenza artificiale rappresenterà sempre più una rivoluzione nel campo della tutela ambientale, offrendo strumenti potenti per monitorare, analizzare e prevedere i cambiamenti ambientali, l’AI può contribuire a una gestione più sostenibile delle risorse naturali e alla conservazione della biodiversità. Tuttavia, è fondamentale che lo sviluppo e l’utilizzo di queste tecnologie siano accompagnati da una riflessione etica sulla loro applicazione e dai necessari investimenti in ricerca e formazione. Noi di yes-web abbiamo già detto agli albori di queste nuove tecnologie che queste, se usate correttamente, possono essere un aiuto trasversale nei vari ambienti umani ma, se usate con superficialità e senza senso critico, sicuramente saranno un impedimento per il progresso. 

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